Black Swan di Simone Tognarelli
Black Swan di Simone Tognarelli, filmmaker e cofondatore di King’s Magicians, è il primo video ufficiale estratto dall’ultimo album del gruppo gothic metal Diesanera intitolato Grudge.
La canzone tratta il drammatico tema del femminicidio: gli ultimi giorni di una donna vittima di questa terribile piaga.
Il video è vincitore del Music Video Underground International Festival di Los Angeles come Best Animated Music Video in aprile, in gara per il Nukhu Award 2020 (New York) e come miglior videoclip italiano per il Videoclip Italia Contest 2020.
Il regista ha utilizzato una tecnica mista in claymation e scene in live action, queste ultime drammatiche ma piene di eleganza, sono state interpretate dalla ballerina Jennifer Gino e l’attrice Alessandra Bareschino.
Per la parte in stop-motion il regista ha coinvolto, in qualità di character designer, Costanza Lettieri e per la realizzazione della mini scenografia e accessori Ilario Danti.
Dal punto di vista stilistico la parte animata rievoca visivamente “atmosfere Lynchiane, l’arte dei cortometraggi in stop motion di Jan Švankmajer e dei Brothers Quay e la potenza di qualche video anni ’90 dei Nine Inch Nails”, a questa lista aggiungerei anche il nome di Floria Sigismondi, una delle più importanti registe di video clip musicali artisticamente sbocciata proprio in quegli anni.
Le scene in live action, girate presso il Teatro Rossi Aperto di Pisa, si intersecano con l’animazione seguendo un’ambientazione in stile gothic theatre.
Il dolore trapela in ogni sua forma dall’organica alla materica, gli unici tentativi di reagire a una condizione terribile e senza scampo sembrano essere i passi della ballerina che alleggeriscono leggermente la scena. Tutto però avrà fine solo attraverso la morte della donna.
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Autore
Carmela Russo
Specializzata presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna in Comunicazione e didattica dell’arte con un triennio in Decorazione, la mia formazione iniziale è stata nel campo dell'oreficeria, precisamente nella modellazione della cera. I miei studi mi hanno permesso di amare particolarmente gli elaborati artistici che prevedono l’utilizzo della manualità, per questo ho trovato da subito l'animazione in stop-motion particolarmente affascinante. Oltre alla possibilità di fruire, in qualità di spettatori, questo genere di animazione, esiste anche quella di cimentarsi in questo tipo di attività. L’esperienza in questo senso può rivelarsi risorsa utile anche in ambito educativo, un esercizio per rimanere in contatto con la realtà tangibile in epoca digitale ma anche per allenare il fare manuale: l'intelligenza spaziale è sempre più indispensabile per immaginare nuovi scenari e per creare/progettare insieme una narrazione possibile.