Le luci
Molti sono gli animatori che hanno dovuto scontrarsi con diversi problemi legati all’impiego della luce naturale. Sono tra i più grandi quelli che sono riusciti comunque a “piegare” a proprio favore i cambiamenti climatici. Girare un video in stop-motion prevede diversi problemi legati ai continui cambi di luce, per questo si consiglia vivamente di girare in studio con luci artificiali.
Il problema che subentra con l’utilizzo di luci artificiali è quello della dominante di colore. Questo problema, sporca il bianco ed è la causa dello sgradevole effetto ad intermittenza, recato dalla differenza di luce, che però si nota solo in fase di montaggio, quando potrebbe essere tardi per rimediare!
Anche se economiche, non utilizzare mai le lampade al tungsteno, perché oltre a non aver una buona temperatura di colore (l’ottimale è quella del sole – 5.200° Kelvin), riscaldano tanto e consumano molta corrente.
Sconsigliate sono anche le cosiddette luci al neon perché cromaticamente sbilanciate, poco potenti e non abbinabili alla luce del flash.
Buoni risultati invece si possono ottenere dalla luce fredda al neon, che differenzia moltissimo dalla precedente, perché molto brillante e perfettamente bilanciata, essa è molto utilizzata dagli studi televisivi per il suo avvicinamento alla temperatura della luce del sole. Tuttavia la potenza non è molto elevata per cui, soprattutto nei grandi studi è necessario averne più di una, il costo della lampada è alto data l’alta qualità di luce emessa. Occorre aspettare un pò di tempo dall’accensione prima che raggiunga il massimo della sua prestazione, bisogna anche dire che come luce non permette l’orientamento del fascio luminoso.
A parte questi piccoli svantaggi non molto grandi è un’ottima luce da set.
Negli ultimi anni l’illuminotecnica ha fatto dei passi da gigante creando prodotti altamente professionali che risolvono i problemi delle dominanti.
Questo è possibile sia grazie alle lampade ad incandescenza che al LED.
Questo tipo di illuminazioni superano addirittura la temperatura della luce del sole raggiungendo i 5.400° K. Inoltre è possibile anche la regolazione della temperatura di colore e dell’intensità luminosa attraverso dei dimmer detti anche varialuce.
Ecco un link di riferimento .
E’ molto utile procurarsi o costruirsi un tavolo Still Life. Questo tipo di tavolo caratterizzato dal colore bianco, una volta illuminato, sfrutta il suo potere riflettente attraverso una flessione del tavolo stesso, quindi auto-riflettendosi, propaga più luce per il set. In questo caso se situiamo la mini scenografia su un lato del tavolo e l’altro lo fletteremo il tutto risulterà più illuminato.