Intervista a Michelangelo Fornaro

Questa settimana rivolgiamo alcune domande a Michelangelo Fornaro, un giovane animatore ed insegnante di stop-motion del quale abbiamo già parlato in un articolo precedente. Michelangelo vive e lavora a Torino, è a lui che dobbiamo la simpatica sigla in plastilina colorata del programma RAI rivolto ai bambini “L’albero Azzurro”.

 

Tu insegni l’arte della stop-motion, quante persone in media si mostrano interessate a quest’argomento?

L’interesse generale per la Stop Motion è in continuo aumento, sia per il diffondersi di tecnologie economiche sia per la possibilità di imparare la tecnica grazie a tutorial ormai facilmente reperibili su internet.

 

Nel tuo sito c’è una parte riguardante il modellismo ed insieme all’argilla viene citato il Super Sculpey, quali sono le principali peculiarità di quest’ultimo e tra i due materiali quale consiglieresti maggiormente?

Come per i tutorial, anche dal punto dei vista dei materiali, Internet gioca un ruolo importante, è diventato molto più semplice acquistare materia prima all’estero ed in particolare in Gran Bretagna e in Germania, dove il modellismo è una tradizione.

È il caso del Super S., un materiale che permette di modellare oggetti anche di piccolissime dimensioni, cotti poi in un normale forno. Le sue principali caratteristiche sono che è alla portata di tutti e che può essere lavorato anche dopo la cottura per eventuali piccole modifiche e per lisciare le superfici. A proposito di materiali, che possono essere monocomponente o compositi, l’argilla per me resta il materiale principe per la modellazione. Naturalmente per ottenere un modello duraturo ed utilizzabile per la Stop Motion è inevitabile fare un calco per poi ottenere dei positivi inaltri materiali. In ogni caso, tornando al Super S. il suo vantaggio è proprio quello di poter ottenere direttamente dei positivi abbastanza leggeri e strutturali evitando così il lungo e complicato processo del calco.

 

Leggo anche che organizzi workshop per bambini e genitori, come sono strutturati i corsi?

I corsi per bambini partono da una concezione formativa che non si basa sulla realizzazione di un prodotto finale ma sul processo creativo, dunque sull’esperienza del “fare”. I bambini guardano le cose per la prima volta ed è proprio grazie a questa freschezza che nascono sempre spunti interessanti e“visioni” inaspettate.

 

Vivi a Torino, una tra le poche città in Italia interessata all’animazione, quanto conta nella tua quotidianità vivere in un fulcro del genere e come all’atto pratico avverti il suo sostegno?

Penso che la magia dell’animazione, intesa come artigianato di una persona o di piccoli gruppi, possa avvenire ovunque. Grazie anche alla presenza della sezione torinese della Scuola Nazionale di cinema dedicata all’animazione, Torino rappresenta un punto di riferimento per l’animazione italiana. Tuttavia non bisogna dimenticare che l’animazione può avvenire ovunque, in qualsiasi modo, fatta da soggetti sempre diversi. Con questo voglio dire che maggiore è la varietà di soggetti, provenienti anche da altri ambiti, maggiore è la garanzia di ricchezza inventiva dei film prodotti, che parleranno in maniere sempre più interessanti e stimolanti al pubblico.

 

Sei uno dei pochi artigiani dello stop-motion ad esserti affermato soprattutto per questo genere, ci puoi citare altri tuoi colleghi contemporanei che meriterebbero maggior interesse da parte del pubblico? 

Non riuscirei a menzionare autori ma solo appassionati talentuosi, e vi assicuro che sono tantissimi!

 

 

Michelangelo Fornaro :

http://stopmotionitalia.blogspot.com/
www.michelangelofornaro.com

 

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