Toccafondo Gianluigi

Nasce a San Marino nel 1965. entra all’Istituto d’Arte di Urbino, è una artista indipendente d’animazione. Ha vinto tanti premi dei festival internazionali del film; Cannes,Venezia e Berlino. Abita a Milano.

Quasi tutte le sue animazioni sono brevi; 2,3 minuti massimo 6 minuti, ma il suo senso d’arti grafiche affascina tanto. Le animazioni avanzano liberamente spensieratamente come una poesia non indicano un racconto. Nel suo stile sperimentale cambia le forme delle fotografie nel computer poi le stampa, disegna sulle fotocopie con suo senso splendido. il movimento è umido e morbido, cambia subito da corto a lungo in un momento.Toccafondo si avvicina al cinema proprio durante gli anni degli studi, quando inizia a pensare di infondere il movimento alla sua pittura. Le prime occasioni di lavoro nel campo dell’animazione avvengono a Milano, dove in pochi anni si afferma per il suo stile originale nel campo  della grafica e della pubblicità. Accanto a una produzione più commerciale ne esiste un’altra meno conosciuta. Si tratta di sette cortometraggi d’animazione, opere d’autore che il pubblico ha poche occasioni di vedere. L’ispirazione prima di questi film è stato il lavoro di ceramista del padre, che gli ha permesso di apprezzare la bellezza di una forma in movimento e il fascino del passaggio da una figura all’altra, ancor più che quello dell’opera compiuta.

 

 

Queste influenze emergono chiaramente nella continua metamorfosi delle figure, che fotogramma dopo fotogramma si allungano e si ricompongono fornendo ai suoi film un’eccezionale forza dinamica. Per i suoi cortometraggi Toccafondo sfrutta una metodologia di lavoro basata sulla rielaborazione dell’immagine: raramente parte dalla tavola bianca, più spesso utilizza immagini, foto o qualsiasi altro spunto preesistente per modificarlo e animarlo attraverso una pittura densa e trascinata.

In ognuno di questi film si assiste a una trasformazione continua da un fotogramma all’altro, ma allo stesso tempo permane la straordinaria forza espressiva di ogni singolo quadro. Così da rendere l’opera di Gianluigi Toccafondo un punto straordinario di unione tra cinema e pittura.

Ha realizzato gli alcuni spot pubblicitari come Woman finding love (insieme a Simona Mulazzani, per la Levi’s Los Angeles, 1993); Sambuca Molinari (per cui continua a lavorare negli anni successivi sempre con la regia di Pietro Follini, 1995); Rai, di tutto di più (per la Rai, 1995); I bambini e la televisione (per l’Arci di Roma e la Casa del Gioco di Mario Lodi, 1995); United Arrows (spot d’animazione per uno store di abiti, Giappone 1998).

Riconosciutissima la sua arte dell’animare, è molto apprezzata anche in televisione, molte sono le richieste per la realizzazione di sigle. Tra i suoi lavori più importanti ricordiamo: La coda (1989); La pista (insieme a Simona Mulazzani, 1991); La pista del maiale (cortometraggio autoprodotto, 1992); Media Salles cinema d’Europa (sigla destinata al circuito delle sale cinematografiche europee, 1992); Le criminel (un cortometraggio di 5’ per la SEPT/ARTE, 1993); Avanzi (ritratti animati di uomini politici, Raitre, 1993); Tunnel (sigla, Raitre, 1994); Carosello (con Elio e le storie tese sigla, Raidue, 1997); Pier Paolo Pasolini, un poeta scomodo (sigla, Raidue, 1997); Almanacco delle profezie (con Asia Argento, sigla, Raidue, 1997); Il Lungometraggio
Le monde à l’envers (sequenze di animazione all’interno del film di Rolando Colla, 1998); 10 parole al 2000 (sigla, Raitre, 1997); Pinocchio (un cortometraggio di 5’ per la SEPT/ARTE, 1998); Sipario Ducale (teatro musica e danza, festival delle terre di Pesaro e Urbino, 1999); Sigla Festival del Cinema (Biennale di Venezia, 1999); Il Lungometraggio
Le monde à l’envers (sequenze di animazione all’interno del film di Rolando Colla, 1998).