Joan Gratz
Artista americana lavora con la plastilina per unire le sue passioni di pittura e animazione. I suoi dipinti animati hanno la bellezza e la finezza di dipinti, ma la loro consistenza aggiunge ombre e movimento dando loro una nuova e straordinaria vita.
In questo particolare procedimento che l’artista ha iniziato a sviluppare sin dal 1966, la plastilina viene fusa con colori ad olio formando una pasta sia consistente e quindi malleabile, che ricca di sfumature cromatiche. Il suo Mona Lisa descending a staircase che raffigura una serie di 35 quadri rappresentativi ed iconografici del 20° secolo, fusi tra loro attraverso delle suggestive transizioni realizzate frame by frame, a detta dell’autrice vengono usate per comunicare le relazioni tra un movimento artistico ed un altro, il titolo è un “mash-up” letterario tra l’opera di Leonardo e il “Nude descending the staircase” di Duchamp, dipinto tra l’altro ispirato dagli studi sul movimento di Marey. Nel film le immagini dei quadri più gloriosi si animano caricando lo spettatore di misteriose e magiche aspettative. La plastilina colorata e miscelata ci elimina il problema dell’asciugatura della vernice o degli schizzi. Questa tecnica richiede che ogni immagine venga alterata o distrutta prima del fotogramma successivo, allo stesso modo in cui un pupazzetto viene spostato prima di un altro scatto. Non c’è modo di tornare indietro, l’immagine resterà impresso soltanto nella pellicola.