Tim Burton

Timothy William Burton nasce a Burbank, in California, il 25 agosto 1958 in una famiglia piccolo-borghese.Tim Burton è ormai considerato uno dei registi più importanti del cinema contemporaneo. Il cinema di Burton diviene uno spazio virtuale in cui le tradizionali definizioni di bello e brutto perdono i propri confini e si scambiano di ruolo, per accedere al meraviglioso onirico, ambito vitale ed essenziale della nostra conoscenza. Le storie che Burton racconta sottolineando la distanza tra infanzia e l’età adulta, la sua capacità visionaria mostrano un mondo in bilico tra realtà e fantasia. Una fantasia gotica, dark, ma con un tocco di malinconia e un qualcosa che non esclude il comico, un che di giocosità, un’innegabile grazia.

Non tutti i suoi film sono realizzati in stop-motion, egli, come nel caso di Batman affida gli effetti speciali a professionisti di grande livello come :  Derek Meeding e John Evans.

Soffermandoci in particolare sui film realizzati in stop-motion, non si può non notare come Burton sia stato abile nel dirigere film di genere diverso, dalla fantascienza all’avventura, dall’ horror alla fiaba, tutti uniti però dalla stessa poetica malinconica, personalissima e visionaria. Tim Burton piace  perchè  ogni suo personaggio è il mostro gentile e  indifeso che abita in ognuno di noi, la nostra parte “incompiuta”  ( come dice Edward mani di forbici ) e nascosta.

Si pensa che con The Nightmare Before Christmas realizzato nel 1993, Burton abbia riportato sulla cresta dell’onda la tecnica a passo uno, prima di allora considerata sorpassata dall’uso del computer. Il film è senza dubbio uno dei suoi successi maggiori, anche se il regista è sempre notevolmente apprezzato dal pubblico sia tra grandi che tra piccini.

Per il lavoro artigianale del film sono stati necessari tre anni di lavoro e una squadra di artisti capitanati da Diane Taylor. Hanno lavorato sul set circa tredici animatori e più di cento persone tra operatori di ripresa specializzati, marionettisti, scenografi attrezzisti. In tre anni hanno riempito 19 studi cinematografici con più di 230 set e centinaia di pupazzi.

Per rendere il tutto fedele alla realtà ovviamente non è stato trascurato alcun elemento decorativo installativo e le piccole scenografie sono state trattate alla pari di un set cinematografico. Pete Kozachik il direttore della fotografia, per rendere tutto ancora più veritiero, ha utilizzato gli elementi luminosi presenti nelle scenografie, come lampade e candele.  Nel film ci sono all’incirca sessanta personaggi, quasi tutti costruiti in triplice copia, quindi quasi 200 pupazzi. Ogni pupazzo era alto circa 60-80 cm; quindi ogni set era grande dai 7 agli 8 metri lineari, smontabile per permettere agli animatori di poter lavorare comodamente.

Nel 2005 esce un altro grande capolavoro di questo incredibile regista, “La sposa cadavere“ Il progetto del film risale al 1993. Burton cominciò allora a disegnare I personaggi, mentre alla storia avrebbero poi lavorato Caroline Thompson, Pamela Platter e John August. I pupazzi sono stati realizzati dalla ditta Mackinnon and Saunders, la migliore al mondo nel settore. Le tecniche stop-motion sono integrate al computer, che ha perfezionato le luci e I sostegni dei pupazzi. Il film è stato girato in digitale con la macchina fotografica canon EOS-ID Mark II.

Uscito nel 2012 il suo ultimo film “Frankenweenie” , protagonista sono un bambino ed il suo cagnolino sventurato. Nel macabro mondo Burtoniano sono sempre l’amore e l’amicizia ad avere la meglio sulle cattive intenzioni della gente comune.