Intervista ad un giovanissimo aspirante regista

A noi piace moltissimo l’entusiasmo con cui i giovanissimi vogliono darci la loro testimonianza, è per questo che nonostante siano alle prime armi, rivolgiamo loro la stessa attenzione che spetta ai professionisti.

Andrea Petinari 20 anni è un ragazzo maceratese col sogno di diventare un buon regista. Dopo essersi diplomato in ragioneria, come perito commerciale e programmatore, ha indirizzato il suo percorso verso il cinema che sin da piccolo lo ha sempre affascinato. Intraprende così uno stage per una rete televisiva locale con sede a Tolentino, dopodichè decide di acquistare una videocamera incominciando a studiare seriamente da autodidatta le nozioni per fare cinema e realizzare cortometraggi.  Nel giugno 2012 ha preso parte attiva al Tolentino International Film Festival svoltosi nel cinema Giometti di Tolentino. Sempre nella stessa estate appare come comparsa in ”Fuori Controllo” un cortometraggio realizzato dagli allievi della scuola di cinema di Tolentino “Officine Mattòli”. In quei giorni scrutava per benino ogni aspetto di un set cinematografico, comprendendo quanto fosse necessario non trascurare alcun dettaglio di scena, viveva perciò l’esperienza da comparsa come una lezione fondamentale per il suo bagaglio ancora leggero e così bramoso di essere arricchito.

Nel settembre 2012 realizza il suo primo cortometraggio con dei suoi amici intitolato “La corsa”, con il quale partecipa ad un concorso bolognese intitolato “Visioni italiane” nella categoria “Cortometraggi per Visioni Acquatiche”.

Viene a conoscenza della stop-motion, dalla quale rimane subito affascinato, grazie ad un suo amico nell’ottobre 2012, decidendo di provarla immediatamente ed appassionandosene. Inizierà presto un corso di Film-making.

Ciao Andrea quella che ci mandi è la tua prima animazione ?

Si questa che vi ho inviato è la mia prima animazione seria. In precedenza avevo fatto altre prove sia con i lego che con altri oggetti ma si trattava di semplici prove che duravano si e no pochi secondi. Per fare questa animazione ci sono voluti 4 giorni. In totale ho scattato 1109 foto per realizzare il tutto. Alla fine mi sono sentito appagato del lavoro svolto perchè è venuto fuori proprio quello che desideravo. Comunque dopo questa animazione ne ho fatte di altre: una sempre con i lego, un’altra invece con un pupazzo di legno che interagisce col mondo.

Come mai hai scelto i lego ?

Ho scelto i lego perchè come primo approccio alla tecnica dello stop-motion credo siano un ottimo punto di partenza. Infatti è possibile realizzare i movimenti dei personaggi, farli camminare in maniera appropriata e riuscire a creare paesaggi fantastici dando libero sfogo alla propria immaginazione. Consiglio a chiunque voglia imparare ad utilizzare questa favolosa tecnica di iniziare con i lego perché ci si può rendere meglio conto di quello che si sta facendo riuscendo a prevedere le scene. E’ molto  gratificante scoprire che è possibile riuscire a realizzare qualcosa con le proprie forze senza dover necessariamente studiare in qualche scuola apposita.

Cosa sogni di realizzare per i tuoi prossimi lavori?

Per il mio prossimo lavoro ho in mente di creare una storia su un giocattolo di legno incompleto che si anima andando in giro in cerca di spiegazioni. Ho già creato un piccolo cortometraggio su questo giocattolo di legno intitolato “Eppur si mosse” che ho già pubblicato su Youtube all’indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=ZFzvQfaPPUI
Mi piacerebbe riuscire a far interagire col mondo vero questo pupazzo inanimato,  animarlo e renderlo partecipe di quello che accade nella nostra vita. Spero di riuscirci e di farvelo vedere il più presto possibile.