La fervida fantasia di Hayley Morris

La giovane statunitense Hayley Morris, laureata alla Rhode Island School nel 2008, merita tutte le attenzioni degli amanti di stop-motion. Hayley infatti lavora principalmente con questa tecnica, mostrando spiccatissime doti creative.

Realizza dei gioielli dal carattere variopinto e musicalmente ben sincronizzati, Hayley è cresciuta con genitori musicisti ed  ha in qualche modo assorbito pienamente la molteplice essenza delle note emettendole in tonalità cromatiche attraverso i suoi set ed i suoi puppets. A volte costruiti in clay altre volte con fili o stoffe, i personaggi creati da Hayley sono prima progettati a matita nel suo taccuino e poi realizzati a mano da lei stessa. Nella fase progettuale la giovane artista sa ben rendere le sue idee, che senza molta fatica ripropone con maestria attraverso le animazioni. Se andiamo a sbirciare nel suo blog possiamo ammirare anche gli schizzi di alcuni dei sui corti più importanti come “Undone”, premiato come miglior animazione al Slamdance Film Festival 2009.

Nel corto viene affrontato il tema dell’Alzheimer raffigurato dalla metafora che c’è tra la mente umana e il mare, fu la malattia che colpì il nonno di Hayley in quegli anni, così lei ne fece il suo lavoro di tesi. L’abilissima ricerca estetica usata, vede nei fili di cotone la malattia che in maniera sempre più travolgente e minacciosa scava nella memoria di un uomo.

 

 

La giovane regista manifesta abilmente la sua creatività anche negli spot pubblicitari, alcuni dei quali molto divertenti.

Consiglio vivamente un bel giretto nel canale vimeo  di questa sorprendente animatrice.